Ritorno del tumore nella mammella già operata.

Passaggio del contenuto gastrico, acido, nell’esofago.

Resistente, insensibile.

Assenza di segni che indicano che la malattia è in atto.
Si parla in questo caso di remissione completa; se il volume del tumore si riduce per effetto delle terapie, la persona non accusa sintomi, e quindi non necessita al momento di ulteriore trattamento la remissione è parziale.

Riferito a tumore che il chirurgo non è in grado di rimuovere con l'intervento.

Spazio situato nell’addome in corrispondenza dei reni e dei grossi vasi (vena cava inferiore e arteria aorta).

Parte terminale dell'intestino crasso, compresa tra la porzione terminale del colon discendente, il sigma e l’ano.

Si definisce tale l’evento che determina una nuova assenza dopo il rientro in servizio a causa della stessa malattia o di altra consequenziale entro 30 giorni  dalla ripresa dell’attività lavorativa e la circostanza è dichiarata sul certificato dal medico curante.

Processo attraverso il quale parti danneggiate dell’organismo si rinnovano spontaneamente.

Sacchetto di pelle che contiene i testicoli, le ghiandole sessuali maschili.

Sostanza grassa secreta dalle ghiandole sebacee; protegge la pelle, la idrata e la rende meno vulnerabile all'attacco dei fattori ambientali.

Specialista esperto nelle patologie della mammella.

Ormone neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti. Interviene in numerose importanti funzioni biologiche, con un effetto diverso in funzione della regione corporea considerata. È detta anche ‘ormone del buonumore’.

Strumento costituito da un tubo di fibre flessibili e da un apparato illuminante, che serve per visualizzare le anse intestinali.

Malattia dovuta a un'alterazione permanente del DNA, definita mutazione.