Nel 2003 Aimac, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Medicina Sociale (IIMS)  pubblica, per la prima volta in Italia, il Libretto sui diritti dei malati di cancro e dei loro familiari (1° ed. 2003 - 10° ed. 2013). Il libretto incontra il favore del pubblico e risulta assai utile anche agli operatori delle strutture sanitarie in contatto con i malati oncologici.

Stimolata dalla richieste dei malati, tra il 2003 e il 2005 Aimac fa inserire nella riforma del mercato del lavoro (Legge Biagi) una norma che riconosce al malato che lavora il diritto di passare dal tempo pieno al tempo parziale per potersi curare con maggiore agio, per poi riprendere il normale orario di lavoro.

Nel 2006 Aimac affianca la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (F.A.V.O.) per ottenere l’inserimento nella legge n. 80/2006 (riordino della pubblica amministrazione) della norma che riduce da un anno a 15 giorni l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap causati dalla malattia oncologica, consentendo ai malati di accedere in tempi rapidi ai benefici economici e previdenziali erogati dall’INPS e ai congedi lavorativi previsti in caso di handicap grave.

Nel 2009 Aimac ha contribuito fortemente al percorso che ha portato all’emanazione della circolare n.1 del 30 aprile 2009 del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione che fornisce chiarimenti in ordine alle fasce di reperibilità in caso di malattia per i malati oncologici e le modalita' flessibili di prestazioni di lavoro per favorire il recupero e il reinserimento dei lavoratori colpiti da malattie, specie se gravi, e di ridurre al minimo la necessita' di rimanere fuori dal ciclo produttivo durante il periodo di cura della patologia.

Infine, Aimac ha contribuito in maniera determinante all’approvazione (giugno del 2011), del decreto legislativo in attuazione dell'articolo 23 del c.d collegato lavoro (legge 4 novembre 2010, n.183) di  "delega al Governo per il riordino della normativa in materia di congedi, aspettative e permessi ." La novità più rilevante per i malati di cancro con invalidità superiore al 50% è il diritto ad assentarsi dal lavoro senza perdere retribuzione, per curarsi e affrontare con serenità le fasi critiche della malattia. Inoltre, poiché il congedo per cura non rientra nel periodo di comporto, il posto di lavoro è tutelato per un lasso di tempo più lungo.

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