- Introduzione
- Quali sono i farmaci usati?
- Come si effettua il trattamento?
- Qual è la frequenza del trattamento?
- Potenziali effetti collaterali
- Ulteriori informazioni



INTRODUZIONE

Il presente Profilo Farmacologico prende in considerazione il trattamento chemioterapico cosiddetto irinotecan con de Gramont, che si usa per il carcinoma del colon-retto. Il Profilo Farmacologico descrive sinteticamente i farmaci usati, il modo in cui questi si somministrano e alcuni degli effetti collaterali cui possono dare adito. Vi consigliamo di leggerlo insieme al libretto dal titolo La chemioterapia, pubblicato da Aimac nell'ambito della Collana del Girasole, che contiene notizie più dettagliate e fornisce anche alcuni consigli sul modo in cui affrontare il trattamento.


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QUALI SONO I FARMACI USATI?

Il trattamento irinotecan con de Gramont prevede la somministrazione di due chemioterapici, irinotecanfluorouracile (5FU), e dell'acido folinico, una vitamina che accresce l'efficacia del 5FU. Si tratta solo di una delle tante possibilità di combinazione di questi tre preparati, ognuna delle quali ha un nome diverso. Nel caso in cui la chemioterapia consigliata dal vostro oncologo sia basata su 5FU + acido folinico ma le modalità di somministrazione siano diverse da quelle descritte, potete richiedere informazioni ad Aimac. Per ulteriori informazioni consigliamo la lettura del Profilo Farmacologico sul 5FU e anche del libretto Il cancro del colon-retto.


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COME SI EFFETTUA IL TRATTAMENTO?

Il trattamento irinotecan con de Gramont può essere effettuato sia durante un breve periodo di degenza sia in day hospital. Prima di essere avviati al trattamento sarete sottoposti ad esame del sangue e a visita medica. Se le analisi del sangue sono nella norma, sarete sottoposti al primo ciclo di trattamento.
I farmaci si somministrano per iniezione in vena (per endovena), di solito del braccio o della mano, attraverso una cannula (un tubicino sottile che viene introdotto nella vena). La procedura può risultare un po' fastidiosa o anche dolorosa, ma la sensazione non dura a lungo. I farmaci possono essere somministrati anche attraverso il catetere venoso centrale che viene inserito sotto cute in una vena vicino alla clavicola. Il vostro oncologo potrà darvi ulteriori spiegazioni al riguardo. Per ulteriori informazioni sul catetere venoso centrale vi consigliamo di leggere il libretto La chemioterapia.
Prima di iniziare il trattamento, vi sarà somministrato un farmaco antiemetico allo scopo di prevenire la nausea e il vomito. Di norma gli antiemetici si somministrano per iniezione attraverso la cannula o il catetere venoso centrale, ma alcuni sono disponibili anche in compresse. Dopo l'antiemetico riceverete l'irinotecan, che ha l'aspetto di un liquido chiaro, di colore giallognolo, sotto forma di infusione goccia a goccia per due ore. Sarà quindi la volta dell'acido folinico, somministrato nello stesso modo. Quindi sarà iniettato attraverso la cannula o il catetere venoso centrale il 5FU, che ha l'aspetto di un liquido chiaro.
Il 5FU sarà quindi somministrato per infusione goccia a goccia per 22 ore. Se vi è stato applicato un catetere venoso centrale, questa parte del trattamento sarà effettuata tramite una piccola pompa portatile. La pompa ha lo scopo di immettere nel circolo ematico una quantità controllata di farmaco in un certo periodo di tempo. Diversi sono i modelli disponibili e tutti sono abbastanza piccoli da poter essere portati facilmente, senza intralciare lo svolgimento delle attività quotidiane. Una volta che l'infermiere/a avrà collegato la pompa al catetere venoso centrale potrete fare ritorno a casa.
Al momento delle dimissioni vi sarà prescritta l'assunzione di antiemetici da assumere regolarmente, anche se non accuserete alcun senso di nausea, in quanto alcuni farmaci sono più efficaci a prevenirla piuttosto che a ridurla una volta che si sia manifestata.

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QUAL È LA FREQUENZA DEL TRATTAMENTO?

Il primo giorno di trattamento riceverete i tre farmaci irinotecan, acido folinico e 5FU, secondo le modalità descritte precedentemente. Il secondo giorno la somministrazione sarà ripetuta, ma senza l'irinotecan. Se il trattamento è effettuato in regime di day hospital, dovrete fare ritorno in ospedale per le altre sedute e per la sostituzione della pompa. Concluso il trattamento, il terzo giorno, la pompa sarà scollegata. Seguirà a questo punto un periodo di sospensione di 12 giorni, durante i quali non riceverete alcun farmaco. In tal modo avrete completato quello che si definisce un ciclo di trattamento.
Dopo il periodo di sospensione, a distanza di quindici giorni dalla prima iniezione di farmaco, avrà inizio il secondo ciclo di trattamento, con modalità identiche al precedente. Di solito il trattamento completo richiede l'effettuazione di 12 cicli di chemioterapia, per un periodo di sei mesi.
Quando sentirete l'oncologo parlare di regime irinotecan con de Gramont in riferimento al trattamento, egli intende l'intero piano del particolare trattamento a cui siete sottoposti.


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Potenziali effetti collaterali

Le reazioni alla chemioterapia variano da individuo a individuo: alcuni pazienti accusano pochissimi effetti collaterali, altri, invece, devono sopportare conseguenze più pesanti. Non necessariamente gli effetti collaterali descritti nel presente Profilo Farmacologico colpiranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento Irinotecan più de Gramont.
Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi. Sono stati, invece, tralasciati gli effetti collaterali molto rari, ossia quelli che molto difficilmente accuserete. Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l'assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l'oncologo che vi ha in cura.

Temporanea riduzione della funzionalità del midollo osseo. Si manifesta con una diminuzione del numero di globuli bianchi, le cellule ematiche che combattono le infezioni, con la conseguenza che sarete più soggetti alle infezioni. Di conseguenza potranno svilupparsi ecchimosi, ossia lividi, o emorragie, se le piastrine, le cellule che favoriscono la coagulazione, diminuiscono, oppure anemia, se i globuli rossi sono inferiori alla norma. Durante il periodo di sospensione della chemioterapia il conteggio delle cellule ematiche ricomincia a salire costantemente e di solito si normalizza prima dell'inizio del ciclo successivo. Per verificare che i valori siano di nuovo entro i limiti della norma sarete comunque sottoposti ad analisi del sangue.

Contattate immediatamente l'oncologo se:

  • la temperatura sale oltre 38° C;
  • notate la presenza di lividi di origine non chiara o se accusate una perdita ematica;
  • se vi sentite improvvisamente poco bene, anche se la temperatura è normale.

Nausea e vomito.Esistono oggi dei farmaci molto efficaci, detti antiemetici, per prevenire o ridurre sensibilmente la nausea e il vomito. Se la nausea non è controllabile o persiste, informate l'oncologo, che non esiterà a prescrivervi un altro antiemetico più efficace.

Spossatezza.
Molti malati si sentono molto stanchi mentre sono in trattamento, soprattutto verso la conclusione. Si tratta di un effetto collaterale molto comune. L'importante è che cerchiate di riposare quanto più possibile. Questo senso di spossatezza viene descritto spesso con il nome anglosassone di fatigue.

Caduta dei capelli. I capelli cominciano a cadere di solito dopo tre-quattro settimane dal primo ciclo di terapia, e di solito si perdono completamente. Potreste notare anche che ciglia, sopracciglia e tutti i peli che ricoprono il corpo si diradano. Si tratta in ogni caso di un effetto collaterale temporaneo: i capelli ricresceranno una volta che il trattamento si sarà concluso. Aimac ha pubblicato un libretto dal titolo La caduta dei capelli che saremo lieti di inviarvi se lo richiederete.

Dolore o ulcere del cavo orale e modificazione del gusto. Se avvertite una sensazione di dolore alla bocca o se notate la presenza di piccole ulcere, informate l'oncologo, che potrà consigliarvi i rimedi più appropriati per il vostro caso. Bere molto, lavarsi i denti regolamente con uno spazzolino morbido, effettuare degli sciacqui con appositi preparati possono ridurre il rischio di infezione o attenuare il fastidio.
Potreste accorgervi che il gusto non è più lo stesso, ma quest'effetto scomparirà alla conclusione del trattamento.

Diarrea. È raro che si manifesti nel corso del trattamento chemioterapico, ma più comunemente insorge come effetto collaterale tardivo pochi giorni dopo la prima iniezione. Può essere controllata facilmente con i farmaci, ma in alcuni casi può essere severa. Se accusate diarrea con crampi addominali, iniziate ad assumere i farmaci antidiarroici (di solito loperamide in compresse o capsule), che l'oncologo vi avrà sicuramente prescritto. Attenetevi scrupolosamente alle istruzioni che vi ha impartito, che possono variare rispetto a quelli indicate sul foglietto illustrativo della confezione.
Di norma l'oncologo vi dirà di prendere all'inizio due compresse, o capsule, ogni due ore per poi scendere a una fino a che i movimenti intestinali si saranno normalizzati per 12 ore. Se dopo 48 ore avete ancora scariche diarroiche, recatevi in ospedale.

Accresciuta sudorazione e salivazione. Alcuni pazienti accusano una reazione all'irinotecan poco dopo l'inizio dell'infusione goccia a goccia, che si manifesta con accresciuta sudorazione e salivazione, occhi lacrimosi, crampi addominali e diarrea. Questi fenomeni possono essere facilmente controllati con l'effettuazione di un'iniezione a scopo preventivo prima di iniziare il trattamento.

Modificazioni della cute. Potreste notare che la cute si disidrata e dà prurito. L'oncologo saprà prescrivervi un farmaco per lenire il fastidio. La cute può scurirsi per l'eccessiva produzione di pigmento. Il fenomeno scomparirà gradualmente fino a che la cute tornerà normale nel giro di qualche mese dalla fine del trattamento.
Durante il trattamento e per diversi mesi a seguire, sarete più sensibili alle radiazioni ultraviolette e la cute tenderà a scottarsi più facilmente. Potrete comunque abbronzarvi, ma facendo uso di un solare ad alta protezione e indossando abiti poco scollati.

Occhi cisposi e visione appannata. Se notate questo tipo di disturbi, informate l'oncologo, che potrà prescrivervi un collirio lenitivo.

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Ulteriori informazioni

Fertilità. Il trattamento può avere effetti sulla capacità di concepimento. È importante che affrontiate i problemi legati alla fertilità con l'oncologo prima che il trattamento abbia inizio.

Contraccezione. Non è consigliabile iniziare una gravidanza o concepire un bambino se siete in trattamento con il regime irinotecan più de Gramont, in quanto i farmaci potrebbero compromettere lo sviluppo fetale. Anche in questo caso, discutetene apertamente con l'oncologo.

Scomparsa delle mestruazioni. La chemioterapia influisce sull'attività delle ovaie, con conseguente alterazione del ciclo mestruale. Le mestruazioni diventeranno irregolari fino a scomparire. Nelle pazienti più giovani, quest'effetto è temporaneo, mentre nelle pazienti prossime alla menopausa potrebbe essere irreversibile. Di conseguenza accuseranno i sintomi tipici dell'età premenopausale, con vampate di calore, eccessi di sudore e secchezza vaginale.

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Ultima revisione: luglio 2004
Titolo originale: Combination Chemotherapy Factsheet - Irinotecan with de Gramont Regime

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