Cellule capaci di fagocitare, ossia incorporare sostanze che appaiono dannose.

Parziale o insufficiente assorbimento dei principi nutritivi da parte dell'intestino determinato da un’alterazione della digestione o da interventi chirurgici di asportazione dello stomaco, del pancreas o di tratti dell'intestino). Ciò si traduce in una minore, cronica, disponibilità di principi nutritivi indispensabili alle diverse funzioni dell'organismo.

Qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa. È detta anche tecnopatia.

Alterazioni strutturali di un organo o parte di esso, conseguenti ad anomalia dello sviluppo embrionale.

Condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell’organismo conseguente allo squilibrio tra i fabbisogni, gli introiti e l’utilizzazione dei nutrienti e tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un’alterazione della qualità di vita.

Con questo termine si indicano il sovrappeso e l’obesità.

Radiografia della mammella.

(o marker)
Sostanze dosabili presenti nel sangue, nelle urine e nei tessuti, i cui valori possono aumentare in presenza di alcuni tipi di cancro.

Particolari sostanze chimiche che possono essere prodotte dalle cellule tumorali.

Muscolo.

Tecnica chirurgica di asportazione dell’intera ghiandola mammaria.

Correlato al mediastino, spazio che occupa la parte mediana del torace.

Spazio immediatamente posteriore allo sterno, che divide il polmone destro dal sinistro.

Piccolo strumento di forma tubolare cavo, dotato di un sistema ottico collegabile ad una telecamera per inviare le immagini su di un video.

Medico di medicina generale o medico specialista, ad esempio l’oncologo.