Il carcinoma è metastatico quando il tumore si è esteso al di fuori della mammella e ha sviluppato metastasi in altri organi. Ciò in genere accade per recidiva della malattia inizialmente curata che si presenta dopo un tempo variabile da pochi mesi a molti anni. In alcuni casi, il tumore della mammella è metastatico già alla prima diagnosi. I sintomi, le possibili complicanze, come pure gli esami diagnostici e le indicazioni terapeutiche variano in funzione della sede di localizzazione delle metastasi (ossa, fegato, polmone, cervello).

Generalmente il carcinoma metastatico non è guaribile, se non in alcuni casi particolari; pertanto, l’obiettivo del trattamento è ‘cronicizzare’ la malattia, vale a dire ottenere il controllo a lungo termine del tumore attraverso un uso sapiente delle terapie disponibili. Le nuove terapie consentono oggi nella maggioranza dei casi di cronicizzare la malattia spesso per anni e con una buona qualità di vita. Nella malattia metastatica, l’intervento chirurgico sul seno o su altre localizzazioni è per lo più inutile, salvo singoli casi da valutare attentamente. La strategia terapeutica prevede per lo più l’associazione di terapie farmacologiche e/o radioterapia e/o terapie di supporto, a seconda dei casi. La scelta del trattamento farmacologico dipende da molti fattori (soprattutto dalle caratteristiche del tumore). Si riportano di seguito sinteticamente alcune informazioni relative alle terapie disponibili per la malattia metastatica.

Chemioterapia: ancora oggi diversi farmaci chemioterapici vengono utilizzati per il trattamento del carcinoma metastatico, generalmente da soli in modo sequenziale l’uno rispetto all’altro. La scelta del trattamento dipende da molti fattori, tra cui gli effetti collaterali e i farmaci precedentemente ricevuti.

Terapia ormonale: i farmaci più utilizzati sono: inibitori dell’aromatasi (letrozolo, anastrozolo, exemestane) somministrati giornalmente sotto forma di compressa, antiestrogeni (tamoxifene, somministrato quotidianamente sotto forma di compressa, e fulvestrant, somministrato sotto forma di iniezione mensile per via intramuscolare tranne le prime tre somministrazioni, la cui frequenza è una ogni due settimane); analoghi dell’LH-RH che si usano nelle donne giovani che hanno ancora il ciclo mestruale per bloccare la produzione di estrogeni da parte delle ovaie.

Terapie a bersaglio molecolare: i farmaci attualmente utilizzati sono: inibitori delle chinasi ciclino-dipendenti 4/6  somministrati per via orale insieme alla terapia ormonale classica; inibitori di PARP , che si somministrano per via orale; anticorpi monoclonali anti-HER2; inibitori di tirosino-chinasi HER2 (lapatinib e tucatinib); immunoterapici.

Anticorpi farmaco-coniugati.

 

Una guida alla comprensione e al supporto psicologico

Il tumore della mammella metastatico tocca profondamente la vita di molte donne. Nonostante i notevoli progressi nei trattamenti, le sfide psicologiche e sociali rimangono imponenti. Queste terapie hanno migliorato di molto la sopravvivenza, ma il benessere psicologico e la qualità della vita delle pazienti restano al centro della gestione della malattia.

Vivere con il tumore metastatico: il tumore della mammella metastatico è caratterizzato da un continuo alternarsi di speranza e profonda sofferenza psicologica. La paura di un’ulteriore progressione della malattia, la sensazione di vulnerabilità e la perdita di controllo sono esperienze quotidiane per le pazienti. Molti di questi sentimenti possono portare fino al 60% delle donne a sviluppare un intenso disagio psicologico con sintomi di ansia e depressione. La transizione da una speranza di guarigione completa a un approccio di gestione cronica della malattia è spesso vissuta come un lutto.

Impatto fisico e psicologico: dal punto di vista fisico, le donne affrontano numerosi effetti collaterali dei trattamenti, come la fatigue, l’insonnia e il dolore, che incidono significativamente sulla loro vita quotidiana. Questi sintomi fisici, insieme agli impatti psicologici, alterano la percezione di sé e della propria femminilità, coinvolgendo anche la sessualità. La diagnosi spesso rappresenta una ‘ferita narcisistica’, intensificando la lotta interiore tra il desiderio di vivere e i cambiamenti fisici evidenti.

Dinamiche relazionali e sociali: le relazioni personali possono essere messe alla prova dalla malattia. Alcune coppie trovano nuove forze e si avvicinano, mentre altre possono risentire dell’instabilità emotiva. La sessualità, frequentemente colpita dai trattamenti, richiede dialogo aperto e adattamento per mantenere l’intimità. Inoltre, l’isolamento sociale può aumentare a causa di stereotipi culturali legati alla bellezza e alla femminilità.

Ruolo cruciale del supporto psicologico: il supporto psicologico è essenziale per navigare i complessi aspetti emotivi della malattia metastatica. Gli psiconcologi aiutano le pazienti a gestire l’ansia, a ricostruire l’identità personale e a supportare le dinamiche relazionali. Questo sostegno non solo migliora la qualità della vita, ma fornisce strumenti per affrontare la malattia con dignità.

Importanza del supporto continuo: una componente cruciale nella gestione del tumore della mammella metastatico è il supporto continuo. Quest’aiuto non termina con la fine del trattamento iniziale; piuttosto, è un processo costante che si adatta alle mutevoli esigenze della paziente. Le reti di supporto, che possono includere gruppi di sostegno, consulenza familiare e servizi comunitari, sono vitali per fornire questo tipo di assistenza a lungo termine.

Conclusione: è fondamentale che ogni donna con tumore del seno metastatico abbia accesso a cure mediche e supporto psicologico di alta qualità. Nonostante la diagnosi, è possibile trovare un equilibrio tra la lotta per la vita e la ricerca di un nuovo significato. L’impegno dei professionisti della salute, ma anche di una società attenta e consapevole, è di fornire gli strumenti necessari per superare le sfide fisiche, emotive e sociali legate a questa malattia. La paziente e i suoi familiari devono sapere che non sono soli in questo viaggio e che possono avere il supporto di cui hanno bisogno per vivere una vita piena e significativa.

ATTENZIONE!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.


© AIMAC 2022. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.