La radioterapia consiste nell’uso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, cercando al tempo stesso di danneggiare il meno possibile le cellule normali. Il ciclo di trattamento si esegue presso il centro di radioterapia dell’ospedale. le sedute terapeutiche si effettuano di solito tutti i giorni con una pausa nel fine settimana. Il numero e la durata delle sedute terapeutiche dipendono dallo stadio della malattia e dalla finalità del trattamento (terapeutica o palliativa, v. sotto). Normalmente le radiazioni sono erogate dall’esterno da un’apposita macchina.

La radioterapia può essere un’opzione terapeutica per il seminoma di stadio 2 con irradiazione dei linfonodi della regione para-aortica. Più raramente la radioterapia è utilizzata per colpire il tumore che si manifesta in altre aree del corpo.

Per trarre il massimo beneficio dalla radioterapia, questa deve essere pianificata molto attentamente. L’elaborazione del piano di trattamento comprende il centraggio, ossia la demarcazione delle zone da irradiare, che si esegue per mezzo di una macchina detta simulatore. Al termine di questa seduta di simulazione, il tecnico di radiologia potrà segnare con inchiostro il campo d’irradiazione mediante appositi segni sulla cute. Nel corso del trattamento, tale zona dovrebbe rimanere il più possibile asciutta per evitare che la cute si irriti e che i segni sbiadiscano. Prima di ogni sessione di trattamento, il tecnico di radiologia vi posiziona correttamente sul lettino e verifica che siate comodi. Durante il trattamento, che durerà solo qualche minuto, rimarrete soli nella sala, ma potrete comunicare con il tecnico che controllerà lo svolgimento della procedura dalla stanza a fianco. La radioterapia non è dolorosa, ma dovrete rimanere immobili fino al termine della sessione di trattamento.

Gli effetti più comuni della radioterapia in sede addominale sono:

  • senso di nausea e stanchezza: si possono alleviare con appositi farmaci, che probabilmente dovranno essere assunti per l’intera durata della terapia;
  • diarrea: si può controllare con appositi farmaci. È consigliabile bere molto e ridurre il consumo di alimenti ricchi di fibre, quali frutta e verdura, legumi e cereali integrali;
  • sintomi simil-influenzali;
  • dolore a livello toracico;
  • tosse e un aumento della secrezione con presenza di strie ematiche;
  • problemi di deglutizione: potrebbero comparire dopo 2–3 settimane di trattamento e se le radiazioni infiammano l’esofago possono svilupparsi anche pirosi e indigestione;
  • stanchezza: compare soprattutto verso la fine del trattamento. È importante dosare le forze concentrandosi su ciò che è indispensabile e riposare molto;
  • reazioni cutanee: sono simili all’eritema solare; se il fastidio è insopportabile, è possibile utilizzare una crema lenitiva; di solito la situazione migliora gradualmente fino a scomparire alla conclusione del trattamento;
  • caduta dei peli e capelli: interessa soltanto l’area irradiata, I capelli di solito ricrescono, dopo 3-6 mesi, ma talvolta quest’effetto potrebbe essere permanente.
  • Ancorché fastidiosi, gli effetti collaterali della radioterapia scompariranno alla conclusione del trattamento.

Per approfondire

Maggiori informazioni sono disponibili su La caduta dei capelli.

Fertilità

L’irradiazione dei linfonodi retroperitoneali non ha effetti sulla capacità di avere rapporti sessuali né è abitualmente causa definitiva di infertilità; tuttavia può provocare riduzione della fertilità ed è opportuno discutete di questi aspetti con il medico. È fortemente consigliato anche in questo caso, depositare un campione di sperma presso la banca del seme (vedi L’infertilità e i disturbi sessuali) prima dell’inizio della terapia, se pensate di avere figli in futuro.

Contraccezione

Durante la radioterapia, una piccola dose di radiazioni raggiunge il testicolo residuo. Ciò può avere effetti sul liquido seminale, per cui è consigliabile utilizzare un metodo contraccettivo durante il trattamento. Non è stato dimostrato che la radioterapia abbia effetti sui figli nati dopo il trattamento, ma è consigliabile utilizzare il preservativo (o altro metodo di barriera efficace) per i 6-12 mesi successivi alla sua conclusione.

Per approfondire:

Maggiori informazioni sulla radioterapia sono disponibili su La radioterapia.

 

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