La radioterapia consiste nell’uso di radiazioni ad alta energia per provocare la morte delle cellule tumorali, cercando al tempo stesso di danneggiare il meno possibile le cellule normali. Nel trattamento del tumore muscolo-invasivo ancora confinato alla vescica, la radioterapia può essere utilizzata in combinazione con la resezione endoscopica o con la chemioterapia (chemioradioterapia) allo scopo di guarire la malattia; nelle forme avanzate è in genere utilizzata per ridurre le dimensioni del tumore o per alleviare il dolore provocato sia dal tumore che dalle metastasi.

Il numero di trattamenti e la durata del ciclo dipendono dal tipo e dalle dimensioni del tumore, come anche dallo scopo della terapia (la guarigione o il controllo del dolore). Il ciclo di radioterapia prevede sessioni giornaliere (dal lunedì al venerdì) della durata di circa 15 minuti. Per il cancro della vescica, il ciclo di radioterapia può richiedere da 4 a 7 settimane.

Tre sono le modalità di esecuzione della radioterapia per il trattamento del cancro della vescica:

  • radioterapia guidata dalle immagini (IGRT): utilizza immagini prese prima e durante la somministrazione della radiazione mentre il paziente è sdraiato sul lettino del trattamento allo scopo di verificare dove si trova esattamente la massa tumorale e quali sono le sue dimensioni per orientare con la massima precisione il fascio di radiazioni e preservare i tessuti sani circostanti;
  • radioterapia con fasci a intensità modulata (IMRT): è una tecnica avanzata di radioterapia che utilizza una macchina in grado di conformare alte dosi di radiazioni alla forma e dimensioni del tumore, risparmiando in tal modo i tessuti sani circostanti. Prevede l’impiego di fasci multipli di diversa intensità e per questo consente di modulare con la massima precisione l'intensità della dose che va a colpire la massa tumorale in ogni punto specifico a un livello differente. Ciò consente di orientare radiazioni di differente intensità su parti differenti della vescica;
  • radioterapia conformazionale tridimensionale: utilizza una particolare macchina in grado di sagomare il fascio di radiazioni in funzione della forma e delle dimensioni del tumore, assicurando in tal modo un maggiore assorbimento delle radiazioni da parte delle cellule tumorali e la preservazione dei tessuti sani circostanti.

Quando la radioterapia è utilizzata insieme alla chemioterapia, gli effetti collaterali possono avere un’intensità superiore a quelli della chemioterapia o della radioterapia da sole, per cui è indispensabile che il paziente sia in buone condizioni generali.

In alcuni casi prima e durante la radioterapia viene fatto inalare al paziente un gas denominato carbogeno, costituito da una miscela di ossigeno e anidride carbonica. È possibile che al paziente vengano prescritte anche compresse di nicotinamide da assumere prima della sessione di radioterapia. Carbogeno e nicotinamide favoriscono l’assorbimento dell’ossigeno da parte delle cellule tumorali, rendendole in tal modo più sensibili all’azione della radioterapia. Questo trattamento non è disponibile presso tutti gli ospedali.

 

Effetti collaterali

La radioterapia della vescica può causare nausea, vomito e stanchezza, in misura più o meno invalidante in funzione della dose irradiata e della durata del trattamento. Nella maggior parte dei casi gli effetti collaterali sono comunque controllabili con specifici trattamenti e in genere scompaiono alla conclusione del trattamento. Di solito, se lo scopo del trattamento è di lenire i sintomi, gli effetti collaterali sono più lievi. In ogni caso è sempre bene informare l’oncologo se persistono.

ATTENZIONE!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.


© AIMAC 2022. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.