Per quanto sia concretamente difficile, è importante bilanciare speranza e realtà. Avere coinvolto sin dall'inizio i bambini nel percorso della malattia può aiutarvi ad affrontare meglio questo momento e il futuro. I bambini spesso sanno più di quanto immaginiamo e hanno bisogno di avere il permesso di parlarne. Nel caso in cui il discorso sulla malattia non sia mai stato affrontato, è importante far capire loro quello che sta accadendo per evitare che si sentano traditi e al tempo stesso per rafforzare le relazioni con chi, in futuro, si occuperà di loro. Dobbiamo usare un linguaggio che possano comprendere, preferendo una comunicazione aperta e onesta ma, soprattutto, abbiamo bisogno di ascoltarli. A volte, i bambini potrebbero ricorrere ad un linguaggio simbolico; per esempio, rivolgendosi al genitore potrebbero affermare "Io starò qui e mi prenderò cura di te"per dire "Ho paura di stare da solo".
Quando i bambini sono correttamente informati, potrebbero avvertire il bisogno di porre altre domande per meglio comprendere quello che potrebbe accadere.
- Che cosa mi succederà? Morirò anch'io? Moriranno anche le altre persone cui voglio bene?
I bambini hanno bisogno di risposte precise a queste domande. Devono sapere dove vivranno, con chi e chi continuerà a fare tutte le cose che facevate per loro.
Potreste rispondere, per esempio: "Papà/mamma/nonna ecc., non andrà via e si prenderà cura di te. Papà ti accompagnerà a scuola e la zia verrà a prenderti e starai a casa sua fino a quando papà verrà a prenderti. Lo zio ti porterà in piscina, palestra, ecc."
- Ti rivedrò? Che cosa succede al tuo corpo? Dove vai? Fa male? Perché deve succedere? È una punizione? È colpa mia?
Non esiste un modo giusto per rispondere: dipende dalla vostra filosofia di vita e dalle vostre convinzioni. Tuttavia, il fatto più importante è che vostro figlio possa esprimere le sue preoccupazioni e i suoi dubbi, e che ciò che prova sia accolto.
Ci si può anche non sentire in grado di affrontare la questione con i propri figli. Se credete di non riuscirci, potete chiedere ad una persona di vostra fiducia, che conosca voi e i vostri figli, di farlo per voi. È importante ricordare che i bambini hanno bisogno di informazioni chiare, semplici, oneste, che devono essere aggiornate a mano a mano che la situazione si evolve.
Alcuni esempi
Le frasi che riportiamo di seguito vogliono essere solo degli esempi di come potreste rivolgervi ai vostri figli.
- Se si sentono in colpa:
"Questa malattia non è colpa di nessuno. Niente che tu abbia detto o fatto ha causato questa situazione."
- Se temono di ammalarsi:
"Il tumore non è contagioso. Non c'è motivo per cui tu debba preoccuparti, perché stai bene. In genere, si muore quando invecchiamo e il nostro corpo non funziona più bene. È molto raro e molto triste che una persona giovane stia male al punto da non poter guarire, ma a volte succede."
- I bambini hanno bisogno di sapere che cosa cambierà nella loro vita familiare e perché, e di essere rassicurati circa il fatto che certe cose non cambieranno:
"Ti porterò ancora alla partita la domenica."
"Tutti siamo molto tristi che mamma/papà stia morendo. A volte proviamo anche una grande rabbia. Sembra tutto così ingiusto, ma non è colpa di nessuno. È solo che mamma/papà sta molto male."
- Ricordatevi che nessuno sa esattamente quando morirà. I bambini hanno bisogno di avere spiegazioni graduali su quanto è accaduto e perché, e su cosa accadrà in futuro. Quando la morte è vicina, i bambini devono sapere:
"Non crediamo che papà vivrà ancora molto. Pensiamo che diventerà ogni giorno più debole."
"Quando una persona muore, il suo corpo non gli serve più. È come un guscio vuoto. Non sente più dolore e non ha più fame, non prova più felicità né tristezza. Un corpo morto ha smesso di funzionare per sempre. Non è come se dormisse, perché non si risveglierà più. Un corpo morto si ripone in una scatola speciale chiamata bara e si seppellisce nel cimitero, che è come un grande giardino."
"Il funerale è la cerimonia a cui tutti coloro che conoscono mamma/papà si ritroveranno per ricordarla/lo. Alcuni piangeranno, tutti penseranno molto a lei/lui. Anche le preghiere e i canti saranno diversi da quelli della messa della domenica. Si potrà suonare la musica preferita di mamma/papà. Lo zio Filippo parlerà di lei/lui. Tu potrai leggere una poesia, se lo vorrai."