La diffusione dell’ecografia ha drasticamente cambiato la storia naturale del tumore del rene; è sempre più raro, infatti, che la diagnosi sia posta in seguito al rilievo di una massa palpabile a livello del fianco. Tuttavia, è ancora possibile che la diagnosi derivi da uno o più episodi di ematuria.

Nell’80% dei casi il tumore del rene non causa sintomi ed è scoperto casualmente in occasione di un’ecografia addominale effettuata per altri motivi. Ciò significa che la diagnosi è formulata quando la malattia è ancora in una fase iniziale, con conseguenti possibili migliori risultati terapeutici derivanti da un intervento meno radicale (nefrectomia parziale) con preservazione della funzionalità renale. Oggi circa il 70% dei tumori renali può essere trattato con terapia conservativa. Quando presenti, i segni o sintomi clinici più frequenti sono:

  • ematuria: la presenza di sangue nelle urine è spesso il primo sintomo di malattia. Può manifestarsi all’improvviso e può anche scomparire spontaneamente per poi ripresentarsi di nuovo. In ogni caso, è sempre bene consultare il medico ogni volta che si nota la presenza di tracce di sangue nelle urine;
  • spasmi dolorosi a livello del fianco o addominali (colica) causati dalla presenza di coaguli di sangue lungo la via urinaria (pelvi renale e uretere);
  • presenza di una massa nella cavità addominale a livello della regione del fianco;
  • dolore sordo al fianco;
  • febbre persistente, sudore notturno, stanchezza e perdita di peso;
  • calo dei globuli rossi e quindi dell’emoglobina (in caso di ematuria).

Se il paziente presenta uno qualsiasi dei suddetti segni o sintomi, deve consultare il medico, tenendo, tuttavia, presente che nella maggior parte dei casi questi possono essere dovuti anche ad altre patologie renali, quali infezione o presenza di calcoli localizzati alla vescica o ai reni. La maggior parte di coloro che avvertono questi sintomi non ha quindi un tumore.

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