Il desiderio di maternità è di per sé vita, è guardare oltre la malattia sperando in un ritorno alla normalità dopo le cure. La malattia, soprattutto se in giovane età e se interessa il seno o un organo dell’apparato riproduttivo, sconvolge la vita, distruggendo i sogni di una vita familiare normale, e viene vissuta come una grave perdita della propria femminilità e della possibilità di realizzare il desiderio di maternità.

Tutto ciò mette a rischio anche la vita di coppia, ma è attraverso la sofferenza e la perdita che la coppia può acquistare una ricchezza interiore sconosciuta agli altri, arrivando a maturare un sentimento di speranza, di rinascita e di profondo apprezzamento dell’incommensurabile dono della vita che può realizzarsi nella genitorialità biologica, in un’adozione o anche in un sereno futuro di vita senza figli.

Le richieste di aiuto e di informazione sulla possibilità di preservare la fertilità e quindi di diventare madre dopo il cancro sono sempre più numerose, sia per l’aumento delle diagnosi di tumore in età giovanile sia per i migliori risultati delle terapie. 

Questa pubblicazione vuole portare un messaggio di conforto e speranza a tutte le donne che si sono ammalate, ma che vogliono vincere la vita progettando di diventare madri dopo il cancro:

Questa bambina è arrivata e ci ha sconvolto di felicità ... Siamo stati molto fortunati, abbiamo sofferto, ma ricevuto 100 volte tanto. Certo, da mamma sono più ansiosa. … Un timore nuovo, non per la mia vita ma per quella di mia figlia. … Ma lo rifarei senza esitazione: la gioia è tale che dona ancor più voglia di vivere e combattere la malattia. Un augurio a tutte le donne: “In becco alla cicogna”!

Roma, 13 maggio 2013

Avv. Elisabetta Iannelli
Vicepresidente di Aimac

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