Anche se non sempre sono note le cause per l’insorgenza di un tumore della laringe, certamente vi sono dei fattori di rischio che accrescono le probabilità di ammalarsi.
Tra questi, il fumo di tabacco è sicuramente il più importante: il tumore della laringe è, infatti, da 4 a 32 volte più frequente nei fumatori rispetto ai non fumatori. Il rischio di ammalarsi aumenta di pari passo con il numero di sigarette fumate al giorno e con il numero di anni da cui si fuma; diminuisce nei fumatori di pipa e sigaro e nelle persone che hanno smesso di fumare da oltre 5 anni. Per i fumatori accaniti, potrebbe essere consigliabile sottoporsi a visite otorinolaringoiatriche periodiche, una volta l’anno, dall’età di 50 anni in su. È, ovviamente, consigliato smettere di fumare alle prime avvisaglie di disturbi.
Anche il consumo di alcool può essere responsabile dell’insorgenza del tumore della laringe, con un rischio che aumenta in particolare negli individui che fumano e bevono contemporaneamente.
Fattori di rischio meno importanti sono l’uso non corretto o l’abuso delle corde vocali (ciò può avvenire in persone che parlano molto per motivi professionali); le cosiddette leucoplachie; l’esposizione professionale, con riferimento all’amianto e verosimilmente al nichel.
Più recentemente, tra i fattori di rischio della laringe comincia a emergere anche il papilloma virus umano (HPV), che si trasmette prevalentemente per via sessuale. Il virus si replica sfruttando le cellule della cute e delle mucose, favorendone una crescita eccessiva che può causare formazioni sia benigne, sia maligne. I tipi più pericolosi di HPV sono quelli che provocano nelle vie respiratorie lesioni tendenti a evolvere in maligne.