Può accadere che, a causa della malattia e delle terapie antitumorali, le condizioni di salute del malato di cancro siano gravemente pregiudicate; in questi casi, è opportuno richiedere all’INPS, meglio se congiuntamente alla domanda per l’invalidità civile, l’accertamento dello stato di handicap in situazione di gravità che può essere riconosciuto anche per periodi limitati.
Lo Stato riconosce ai malati di cancro, a seconda della gravità delle condizioni di salute, una certa percentuale di invalidità civile e lo stato di handicap causato dalla malattia e/o dalle terapie antitumorali.
Allo stato di handicap in situazione di gravità sono collegati alcuni benefici fiscali, ma è in ambito lavorativo che la legge garantisce la più ampia tutela. Infatti ai pazienti che lavorano e, in diversa misura, ai familiari che lavorano e assistono malati oncologici in stato di handicap grave, la legge consente di:
- usufruire di permessi e congedi (retribuiti e non);
- scegliere la sede e l’orario di lavoro
- godere di altri benefici per conciliare le cure con l’attività lavorativa.
Riguardo al riconoscimento dello stato di handicap grave per i minori affetti da patologia neoplastica (prerequisito necessario per usufruire di congedi e permessi sul lavoro da parte dei genitori), l’INPS ha stabilito attraverso specifiche linee guida che si debba riconoscere, in ogni caso, la sussistenza della condizione di handicap con connotazione di gravità, almeno per il periodo in cui i minori stessi necessitano del trattamento terapeutico e/o di controlli clinici ravvicinati.