Alcune delle seguenti modalità terapeutiche sono di recente introduzione ed è necessario approfondire gli studi per accertare se sono veramente efficaci contro il linfedema.
Chirurgia
La terapia chirurgica del linfedema è riservata ancora a casi selezionati. Il tipo di intervento (ricostruttivo o demolitivo) dipende dallo stadio clinico del linfedema e dalle condizioni generali del paziente. In ogni caso queste tecniche sono disponibili solo presso centri altamente specializzati.
Ultrasuonoterapia e onde d’urto
Si tratta di onde meccaniche sonore a frequenza superiore a quelle udibili dall’uomo. Nel linfedema sono utili per migliorare la circolazione e rendere morbida la cute e il tessuto sottocutaneo induriti dall’accumulo di linfa. Si usano sempre in associazione al linfodrenaggio manuale e al bendaggio multistrato o al tutore elasto-compressivo.
Laserterapia
Si tratta di una tecnologia basata sull’energia luminosa emessa da un raggio laser il cui impiego nel trattamento del linfedema è di recente introduzione. La laserterapia può migliorare la circolazione linfatica e ammorbidire il tessuto indurito. Sembra particolarmente efficace per il trattamento del linfedema del braccio.
Metodo Kinesio® Taping
Questa tecnica si basa sull’applicazione di speciali cerotti che, esercitando una trazione e trasferendo la forza direttamente sulla pelle, alleviano il carico sui distretti interessati. Nel trattamento del linfedema, i cerotti applicati sulla pelle sollevano delicatamente lo strato cutaneo più superficiale, favorendo in tal modo il deflusso della linfa superficiale. I cerotti sono impermeabili e possono rimanere in sede per diversi giorni. Dopo un iniziale entusiasmo, tuttora mancano dati scientifici rilevanti di una reale efficacia di questo metodo sul drenaggio linfatico.