La radioterapia consiste nell’uso di radiazioni ad alta energia per distruggere le cellule tumorali, avendo cura di ridurre al minimo il danno alle cellule normali. Si esegue presso il centro di radioterapia dell’ospedale. Le sessioni di terapia si svolgono di solito dal lunedì al venerdì, con una pausa a fine settimana. La durata e il tipo di trattamento cui il paziente sarà sottoposto dipenderanno dal tipo e dal grado del tumore. Il radioterapista discuterà con il paziente qual è il trattamento migliore per il suo caso.
Per i tumori della tiroide questo tipo di radioterapia è consigliato soprattutto per i carcinomi midollari e anaplastici, che sono poco o per niente sensibili al trattamento con lo iodio radioattivo. Tuttavia, in alcuni casi la radioterapia esterna può essere combinata con questo trattamento per aumentare le possibilità di guarigione.
I tumori della tiroide sono trattati mediante radioterapia esterna nei casi in cui non è stato possibile procedere all’asportazione totale della tiroide; è presente una metastasi singola non raggiungibile chirurgicamente; sono presenti metastasi, generalmente ossee, dolorose; la captazione dello iodio da parte del tumore è scarsa o assente; la malattia si ripresenta dopo il trattamento.
Pianificazione del trattamento
Per ottenere il massimo giovamento dalla radioterapia, la pianificazione del trattamento deve essere molto scrupolosa. Questo compito spetta al radioterapista. È indispensabile che in ogni sessione di trattamento si assuma la stessa posizione sul lettino. Per facilitare quest’operazione, prima di avviare il trattamento potrebbe essere necessario costruire una speciale maschera di plastica per proteggere le parti della testa e del collo che non devono essere irradiate. In questo caso, nel corso della prima visita al centro di radioterapia si prende l’impronta del volto e del collo. La volta successiva al paziente è chiesto di indossare la maschera e di sdraiarsi sul lettino sotto un’apposita macchina, detta simulatore, oppure sotto lo scanner con cui si esegue la TC per ottenere radiografie dell’area da irradiare. La zona da irradiare è marcata tracciando sulla maschera appositi segni con un pennarello.
Se non si usa la maschera, i segni di demarcazione della zona da irradiare sono tracciati sulla cute allo scopo di aiutare il tecnico che esegue il trattamento a posizionare correttamente il paziente sul lettino e a orientare le radiazioni sul punto esatto. Questi segni devono rimanere ben visibili per tutta la durata del trattamento, ma possono essere rimossi agevolmente alla sua conclusione. Alcune volte l’area da irradiare può essere marcata con piccoli tatuaggi permanenti, che, tuttavia, si eseguono solo con il consenso del paziente. All’inizio del trattamento al paziente saranno date le istruzioni sul modo in cui prendersi cura della cute dell’area irradiata.
Le sessioni di trattamento
Prima di ogni sessione di trattamento, il tecnico di radiologia che esegue l’irradiazione posiziona correttamente il pazientesul lettino e verifica che sia comodo. Durante il trattamento, che dura solo qualche minuto, si rimane soli nella sala, ma tramite un interfono è possibile comunicare con il tecnico che controlla lo svolgimento della procedura dalla stanza a fianco.
La maschera trasparente è applicata per tenere la testa quanto più ferma possibile per l’intera durata della sessione di trattamento.
La radioterapia non è dolorosa, ma si deve avere la pazienza di rimanere immobili fino al termine della sessione di trattamento.
Effetti collaterali
La radioterapia può causare effetti collaterali generali come senso di nausea e stanchezza. Inoltre, l’irradiazione del collo può causare effetti collaterali specifici quali: dolore alla deglutizione, secchezza delle fauci e infiammazione della cute, che può anche tendere a scurirsi. L’entità degli effetti collaterali dipende dall’intensità della dose irradiata e dalla durata del trattamento.
Se si ha difficoltà a deglutire, la gola potrebbe essere infiammata. Questo fastidioso effetto collaterale può essere controllato, ad esempio, riducendo o evitando, per il tempo necessario, i cibi solidi e sostituendoli con bevande ipercaloriche (integratori), in vendita anche presso alcuni supermercati.
Se la cute del collo si irrita, il personale del centro di radioterapia può fornire le indicazioni necessarie per risolvere il problema e lenire il fastidio. È bene lavare l’area trattata solo con acqua, evitando l’uso di saponi profumati o creme, e asciugarla tamponandola delicatamente con un asciugamano. La zona irradiata deve essere mantenuta quanto più asciutta possibile per tutta la durata del trattamento.
Questi effetti collaterali sono solitamente temporanei e scompaiono gradualmente in un paio di settimane dopo la conclusione del trattamento. Se, invece, dovessero persistere, è bene informare il medico.
La radioterapia esterna non rende radioattivi e si può stare a contatto con gli altri, anche con i bambini, senza alcun pericolo né per il paziente né per loro per tutta la durata del trattamento.
La radioterapia esterna non ha effetti sulla capacità di procreare, ma sarebbe meglio fare uso di contraccettivi per almeno i primi dodici mesi successivi al trattamento. In caso di gravidanza, le donne sono sottoposte a controlli periodici dei livelli ormonali per tutta la durata della gestazione.
In ogni caso è bene cercare di riposare il più possibile.
Per approfondire:Maggiori informazioni sulla radioterapia sono disponibili su La radioterapia. |