La scelta della terapia dipende da diversi fattori, tra i quali le caratteristiche istologiche e biologiche, come anche lo stadio del tumore e le caratteristiche della paziente (ad esempio, età e presenza di altre malattie), che possono influire sulla storia clinica della malattia e sulla risposta alla terapia. Tenendo conto del fatto che la malattia può presentarsi in diverse forme e che ogni paziente è diversa dalle altre, la personalizzazione delle cure rappresenta la sfida più impegnativa nel trattamento di questo tumore.
In funzione della fase di malattia, le strategie terapeutiche prevedono:
- carcinoma in fase iniziale: trattamenti loco-regionali (chirurgia e radioterapia) e terapie farmacologiche (chemioterapia, ormonoterapia, terapia a bersaglio molecolareterapia a bersaglio molecolare, immunoterapia) da attuare prima o dopo l’intervento. L’integrazione ottimale delle modalità terapeutiche neoadiuvante e adiuvante ha contribuito negli ultimi trent’anni a un sensibile miglioramento della sopravvivenza delle pazienti;
- carcinoma localmente avanzato: stesse strategie terapeutiche del tumore in fase iniziale, ma in genere le terapie farmacologiche precedono i trattamenti loco-regionali con l’obiettivo di ridurre l’estensione del tumore;
- carcinoma metastatico: terapie farmacologiche.
Pianificazione del trattamento
Un’équipe composta da vari specialisti tra cui un chirurgo specializzato nella chirurgia dei tumori della mammella, un oncologo, un radioterapista, un radiologo, un anatomo- patologo, un infermiere specializzato nel trattamento dei pazienti oncologici, un nutrizionista, un dietista, un fisioterapista e uno psicologo elabora il piano di trattamento tenendo conto di vari fattori quali l’età e le condizioni generali della paziente, l’estensione (dimensioni del nodulo e coinvolgimento dei linfonodi) e le caratteristiche biologiche del tumore.
Il consenso informato
Prima di procedere a qualunque trattamento il medico ha il dovere di informare la paziente spiegandole dettagliatamente lo scopo, il tipo, le modalità e la durata del trattamento consigliato; suoi vantaggi e svantaggi, rischi o effetti collaterali; eventuali alternative terapeutiche disponibili. Quindi, chiederà alla paziente di firmare un apposito modulo di consenso, con il quale autorizza il personale sanitario ad attuare tutte le procedure necessarie. Nessun trattamento può essere attuato senza il consenso della paziente. Se le informazioni ricevute non sono chiare, la paziente ha il diritto di chiedere che siano ripetute e chiarite, perché è importante che abbia la consapevolezza di come il trattamento sarà effettuato e di quali conseguenze avrà. Se ritiene di non essere in grado di decidere subito, può sempre chiedere che le sia lasciato altro tempo per riflettere.
La paziente ha anche il diritto di rifiutare il trattamento senza dover fornire alcuna spiegazione. In questo caso il medico le spiegherà quali conseguenze potrebbe avere tale decisione, di cui si prenderà comunque nota nella documentazione clinica.