Tornare al più presto a una vita normale è il desiderio di tutti i pazienti, ma soprattutto dei malati di cancro, sia guariti sia cronici, per i quali le terapie riescono a controllare a lungo la malattia con cui si dovrà convivere.
Con la fine dei trattamenti terapeutici si conclude per molti pazienti un periodo difficile e inizia un periodo altrettanto impegnativo, caratterizzato dal desiderio di riappropriarsi della propria vita e di raggiungere un nuovo equilibrio, anche emotivo. Anche se il malato (e chi lo assiste) spera che quest’esperienza diventi al più presto un brutto ricordo, nella realtà dei fatti continuerà a subirne le conseguenze (sia a livello psicologico sia fisico). Se poi la malattia ha costretto il paziente a subire drastici interventi chirurgici (amputazioni, stomie e asportazioni di organi), dovrà fare i conti anche con il senso di perdita.
Per raggiungere una nuova condizione di benessere sono necessari interventi riabilitativi specifici che, a seconda del tipo di tumore, delle terapie ricevute e delle caratteristiche individuali, possono portare a un recupero della persona nella sua totalità. Anche la capacità del paziente di mantenere una vita attiva è di estrema importanza. Il che significa non solo muoversi, camminare o fare sport compatibili con l’età e con le condizioni di salute, ma anche avere una vita lavorativa e sociale. L’attività sociale (lavoro, famiglia, volontariato) rappresenta per molti un modo per sentirsi impegnati, attivi e soprattutto utili, oltre che scandire il tempo della giornata. Passare del tempo con i familiari e gli amici più cari aiuta a distogliere la mente dai problemi di salute.