Tutti i malati, anche se minorenni, possono avere facilmente accesso alla terapia contro il dolore grazie a un’apposita legge[1], che riconosce ai medici di base la possibilità di prescrivere i farmaci analgesici, inclusi tutti gli oppiacei (tranne quelli iniettabili), con la semplice ricetta del Servizio Sanitario Nazionale.
Il dolore può essere causato dalla malattia, che arriva a comprimere tessuti e nervi, oppure dalle conseguenze dei trattamenti chirurgici e antitumorali.
La persona di riferimento per la valutazione del dolore è il medico di base o l’oncologo curante che, dopo aver posto al paziente domande mirate per individuare la causa del dolore, in base alle risposte potrà prescrivere il trattamento più indicato oppure indirizzare il paziente verso uno specialista o un centro di cura qualificato.
Molto importante è il ruolo svolto dalle associazioni di volontariato che offrono assistenza domiciliare attraverso l’opera di medici e infermieri. Questi operatori possono provvedere anche a consegnare e ritirare gli analgesici, attenendosi alla certificazione medica che ne prescrive posologia e utilizzo a domicilio.
[1] Legge n. 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.