Le cure palliative sono:
"l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici’"[1].
Lo scopo delle cure palliative è quello di lenire le sofferenze del malato migliorando quanto più possibile la qualità della sua vita, e sostenere la sua famiglia attraverso l’attuazione di interventi globali mirati ad accompagnarli al fine vita, aiutandoli ad affrontare questo momento con dignità. Le professionalità coinvolte nelle cure palliative includono, quindi, medici, infermieri, fisioterapisti, dietologi, assistenti sociali, psicologi, assistenti spirituali e spesso anche volontari. Il supporto materiale e morale di questi ultimi è molto prezioso.
Le cure palliative possono essere erogate:
- presso il domicilio del paziente: sono attivate dal medico di base o dall’oncologo curante e finalizzate a rispondere a necessità di tipo medico, infermieristico, sociale, riabilitativo, psicologico, farmaceutico, diagnostico e spirituale;
- presso l’hospice: l’assistenza è gratuita e la richiesta di attivazione deve pervenire dal reparto ospedaliero che ha in carico il paziente o dal medico di base. Nell’ottica di rendere l’hospice quanto più simile al contesto domestico, gli ambienti possono essere personalizzati dal paziente. Le visite sono ammesse senza restrizioni di orario.
Alcuni centri di cure palliative assicurano ai pazienti oncologici, che presentano problematiche cliniche complesse, un doppio canale di assistenza: da una parte, sono seguiti dall’oncologo curante in regime ambulatoriale presso il day hospital per tutto ciò che concerne il tumore e i relativi trattamenti; dall’altra ricevono dal medico palliativista cure di supporto a domicilio (trattamento degli effetti collaterali legati alla malattia o ai trattamenti, terapia del dolore, gestione di cateteri vascolari o vescicali, prelievi ematici ecc.).
Il doppio canale di assistenza disponibile presso alcuni centri di cure palliative prende il nome di simultaneous care, termine inglese che significa «cure simultanee».
[1] Legge n. 38/2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore”.